so let's close our eyes and we'll talk in the morning

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    ◇ DONOVAN EARC DOHERTHY ◇

    Il cacciare da camera mia Hunter forse era stata una cosa troppo uhm esagerata ma avevo reagito d'istinto e tutti sappiamo che , quando lascio reagire l'istinto, faccio cose pessime. Ed infatti avevo fatto andare via il ragazzo lasciandomi quindi solo a me stesso nella mai camera nella quale mi ero ostinato a passare da solo l'intero pomeriggio. Avrei dovuto sapere che, accettare di vivere quella relazione all'oscuro di tutt oe di tutti non mi avrebbe fruttato per nulla cosa buone e che mi avrebbe solamente fatto star male. Uno dei miei più grandi difetti, infatti, stava nel fatto che mi legassi immediatamente alle persone, inuiziavo subito a nutrire dei sentimenti d''affetto verso di loro - ma come erano d'affett opotevo benissimamente anche nutrirli di racore - e così era stato con Hunter. Per quanto potessi reputarlo uno stronzo o qualsiais altra cosa, restava di fatto che mi piaceva da morire e questo non lo potevo affatto negare. Erano le sette e mezza di sera, quando diedi un'occhiata al display del mio iPhone e decisi che no, non potevo fare il cretino che restava chiuso in camera sua mentre probabilmente a quell'ora Hunter ci stava già dando dentro con Chelasea. Cazzo. Avevo forse commesso l'errore più stupido del mondo a lasciare Claire, infondo potevo contunuare a stare per convenienza con la ragazza, ifnondo del buon sesso non m'avrebbe fatto male. Eppure avevo fatto l'errore più stupido di sempre nel pensare che, lasciandola, avrei in qualche modo fatto capire ad Hunter quanto tenessi a quella strana cosa che c'era tra me e lui. Okay Okay mi stavo vittimizzando troppo e dovevo assolutamente smetterla. Mi leccai piano le labbra alzandomi velocemente dal mio letto oramai scompigliato a causa del sonnellino che mi ero concesso di fare pe run'oretta. Una volta alzato andai con il dirigermi verso il bagnoa ll'interno della mia camera e - proprio come quella mattina - mi abbandonai ad una doccia piuttosto veloce ed una volta uscito mi preoccupai di allacciarmi elocemente un asciugamano alla vita per poi sobbalzare in camera mia ed aprire l'enorme armadio in cui custodivo tutti i miei vestiti. Afferrai da questo una camicia bainca ed un paio di pantaloni, di jeans, indossando poi il tutto dopo la biancheria ed infilandomi un paio di scarpe qualsiasi sotto. Lasciai in completo disordine la mia camera ed uscii dai dormitori. Non appena misi piede fuori da questi mi sentii afferrare da dietro ai fianchi e si, il mio cuore sobbalzò immediatamente in gola, dato che ero tremendamente convinto che fosse Hunter ed infatti sul mio volto si era dipinto un sorriso che si trasformò, però, in una smorfia quando - nel girarmi - constatai che era Lucas. -Dolcezza, Hey, dove vai tutto solo e tirato in ghingheri?! - Abbozzai un sorrisetto alle sue parole e poi mi passia la lingua lentamente sulla bocca screpolata, alzando di conseguenza le spalle, - detto sincermaente?! gli chiesi in tono retorico continuando poi subito con un -non ne ho la benchè minima idea- conclusi allontanando la presa della manid el biondo dal mioc orpo. Non morivo dalla voglia di sentirmi toccato da qualche ragazz oche non fosse Hunter. -Ti va di venire ad una festa con me?! Non accetto un no come risposta... dai dai...- Infondo cosa c'era di male all'andare ad una festa!? Avrei potuto fare qualcosa di didiverso e poi, non avevo da dar conto a nessuno, fu per questo che dopo aver fatto un espressione un pò titubante accettai immediatamente la proposta del biondo che non ci pensò due volte a prendermi sotto braccio.
    La festa a cui mi portò era appena fuori dal campus e non appena entrai potè constatare che si, quel locale pullulava di omosessuali - dio che schifo ad etichettarli, non mi piacevano per nulla l'etichette- quindi diciamo che non c'erano coppei formate da due persone di diverso sesso ma solo dello stesso. Mi concessi un paio di drink, forse un pòt roppi dato che avevo sobbalzato la mia linea di sopportAZIone dell'alcool. Era risaputo che non reggessi quest'ultimo e quindi bere troppo non mi aveva mai giovato. Mai. Una volta finito di bere, dopo che Lucas mi trasicnò via dal bancone, i ricordi non erano poi assai molti. So solo che il mattino seguente, quando aprii gli occhi e mi stropicciai le mani sul viso, mi trovai in una stanza che no, non er aaffatto la mia. Mi morsi immediatamente il labbro andando completamente in panico. Mi guardai attorno e solo quando con lo sguardo corsi la figura distesa accanto a me, capii ciò che era successo: merda ero andato a letto con Lucas.
    Sgattaiolai il più presto possibile fuori dal suo letto e recuperai i miei vestiti per infilarmeli in dosso ma probabilmente feci assai rumore dato che nell'urtare qualcosa, il ragazzo poi aveva aperto gli occhie d aveva preso a fissarmi - Nudo sei ancor più sexy Donovan... Dio santo sei una belva a letto, non ti facevo così uhm... "sfrenato" - Oh porco cazzo quelle parole non aiutavano per niente, dio mio che guaio che avevo combianto. Mi limitai a fare un emzzo sorrisetto fino e non mi preoccupai nemmeno di abbotonare la camicia, mi limitai soloa d allacciarmi i pantaloni - Devo andare. Ci, si ehm, ecco, ci vediamo in giro.- non diedi tempo al ragazzo di rispondere alle mie parole che frettolosamente uscii dalla sua camera per raggiugnere inf retta e furia la mia sperando che nessuno potesse vedermi.
    Cazzo ma cosa avevo nella testa, topi morti?! Arrivato in camera mia mi passai le mani sul viso e andai a farmi una doccia e solo quando fui nudo dinnanzi allos pecchio, potè notare i vari segni che sul collo - come sul petto - avevo rossastri, ausati palesemente dalla bocca di Lucas. Deglutii in maneira rumorosa e feci una doccia, lunga questa volta e subito dopo andai a ficcarmi in dosso dei vestiti presi a casaccio. La mia espressione era un misto tra quella di uno zombie- a causa del fattto che si,avevo dormito poco - e quella di un morto - avevo pur sempre fatto sesso con Lucas e di conseguenza sapevo che ben prest ol'intera scuola avrebbe saputo di quella mia , chiamiamola, curiosità verso l'altro sesso. Uscito dalla mia camera, cosntatai che era ormaai troppo tardi per andare in classe e seguire la mia lezione di economia, così decisi di andare nei giardinetti della scuola, li non c'era chissà quanta gente dato che tutti andavano di fretta vers oel classi per seguire le seconde ore di lezione. Mi andai ad appostare sotto ad un'albero e socchiusi gli occhi abbandonandomi con la testa contro la corteccia di quest'ultimo, dopo essermi emsso seduto sull'erba.

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    ◇ HUNTER WILLIAM FITZPATRICK ◇

    A dirla tutta ci ero rimasto - di nuovo - male quando « Si, ecco, ora va a pararti il culo con la tua ragazza a causa del mio "piccolo mio" perchè io qui non ti voglio più nemmeno un'altro istante » mi aveva risposto Donovan, dopo averli detto che avrei dovuto passare la notte con Chelsea. Stava reagendo un'altra volta in modo esagerato e sapevo che quella volta avrei fatto bene a non contraddirlo. Insomma, non volevo rischiare di litigare di nuovo e sinceramente ero ancora leggermente innervosito per ciò che era successo precedentemente, quindi non volevo peggiorare ancora le cose. Forse gli serviva un po' di tempo per stare da solo, tutto qui, no? E si, avevo capito che era geloso di me e Chelsea, ma avevo davvero bisogno di sistemare le cose fra noi due prima che fosse troppo tardi. Non sarei riuscito a gestire un'arrabbiatura anche della ragazzo, oltre agli sbalzi d'umore di Donovan, anche perchè io con le persone non ci sapevo proprio fare: riuscivo a curarmi solo di me stesso. Sospirai quindi e lo lasciai scendere di nuovo a terra, per poi stampargli un veloce bacio sulla guancia prima di uscire dalla sua stanza.
    Quel pomeriggio - o almeno, la prima parte di questo - la passai in giro con Elaine, come facevo sempre quando Chelsea era impegnata con i suoi mille progetti, la maggior parte dei quali sinceramente non mi interessavano nemmeno. Le offrii come mio solito un caffè di Starbucks, che sapevo che adorava, e poi decidemmo di fare un giro per il centro di Cambridge. Amavo passare il mio tempo con lei, era davvero la cosa migliore di questo mondo - dopo il sesso, si intende. Prima di tutto, riuscì a farmi dimenticare della piccola discussione che si era tenuta fra me e Donovan e si, il mio obbiettivo di quel che rimaneva di quella giornata era pensare il meno possibile al ragazzo: speravo che la mattina successiva le acque si sarebbero calmate e avremmo potuto parlare tranquillamente senza innervosirci l'uno con l'altro. Tornando a Elaine, comunque, la accompagnai addirittura a fare shopping - cosa che non accettavo di fare con nessun altro - e alla fine finii per comprare anche un paio di polo per me, giusto perchè non ne avevo già una quantità industriale nell'armadio. Ma qualcuna in più non faceva mai male, no? Immaginavo di no. E poi Elaine mi aveva detto che quei due colori mi donavano e mi fidavo di lei - anche se si, okay, per lei qualsiasi colore mi avrebbe dotato e in fondo non aveva tutti i torti. La salutai nel tardo pomeriggio, una volta tornati al campus e passai in camera mia a lasciare i sacchetti con dentro i nuovi acquisti, prima di dirigermi verso la palestra dove le cheerleaders facevano allenamento per andare a prendere Chelsea una volta finito quest'ultimo. Lei era il capitano della squadra e chiunque nel college era a conoscenza della nostra relazione, quindi nessuno si stupì di vedermi lì - per inciso, infatti, la palestra non era proprio il mio ambiente naturale. Preferivo tenermi in forma andando a correre e facendo qualche esercizio al parco giusto per non far scomparire i miei addominali e i miei bicipiti piuttosto voluminosi, ma niente di più. « Hey dolcezza » salutai Chelsea appena uscì dallo spogliatoio e si, la trovavo particolarmente sexy quando era senza trucco, aveva i capelli bagnati e indossava solo uno di quei top che coprivano appena quello che c'era da coprire e un paio di pantaloncini. Le lasciai un veloce bacio a stampo sulle labbra e quando notai che si ritrasse da quel contatto alzai gli occhi al cielo, capendo che se l'era presa per quello che aveva detto Donovan. Che pesantezza cazzo, per due fottute paroline. « Era solo una stupida scommessa che hanno fatto Seth e il ragazzo riccio, Chelsea. Ci ho parlato appena due volte con quello » mi giustificai, con la mia solita faccia da culo che riuscivo perfettamente a giostrare. « Considerati fortunato per il fatto che non indagherò oltre, baby » mi rispose. Prima di pronunciare queste parole aveva già iniziato a strusciare la sua coscia contro il cavallo dei miei pantaloni e si, trattenni il fiato quando mentre mi disse ciò fece pressione con questa contro il mio addome, spingendo in modo - diciamo - poco piacevole contro le mie parti basse. Ero quasi arrivato al punto di lamentarmi per il dolore, quando rilasciò la presa e poggiò il piede a terra e cazzo, a volte era impossibile tenerle testa. « Se fossi in te, non tratterei in modo così scortese il mio amico qui sotto, piccola. Almeno lui sa come rendersi utile » la avvisai spostandole una ciocca umida dalla fronte per poi baciarle la tempia e sorriderle in modo malizioso. E parlando delle mie parti basse, si, avevo assolutamente bisogno di fare sesso. Trascinai quindi Chelsea verso e i dormitori e una volta entrati nella sua camera non ci pensai due volte a levarle quegli inutili vestiti di dosso. Quella sera facemmo sesso due volte e mi fermai a dormire da lei, per poi tornare nell'ala maschile solo la mattina successiva.
    Quel giorno mi ero ripromesso di frequentare tutte le ore di lezione e, giuro, ne avevo tutta l'intenzione, ma il mio umore calò a picco appena misi piede nei corridoi. Fui infatti raggiunto immediatamente da Seth e da un paio di altri miei amici che sembravano impazienti di comunicarmi l'ultima novità del Selwyn. « Indovina chi ho visto stamattina, uscire dalla camera del biondino appena arrivato? Il riccio con la media impeccabile e credimi, ci avevano sicuramente dato dentro » mi disse Seth, in tono derisorio e ci misi qualche secondo per collegare il tutto. Il biondino appena arrivato era sicuramente Lucas - che negli ultimi giorni non stava perdendo un'occasione per farsi notare - e l'altro.. l'altro era Donovan. Mi si formò immediatamente un groppo in gola e fissai Seth, come se mi aspettassi che mi dicesse che stava solo scherzando, invece mi deliziò - ironia - con una descrizione, con tanto di particolari, dell'aspetto di Donovan una volta uscito dalla stanza di Lucas. Alla fine decisi di andarmene via, senza dire una parola e cazzo, perchè cazzo era andato con Lucas? Vaffanculo, cristo. Avevo addosso un nervoso assurdo, che crebbe solo quando mi imbattei per i corridoi in Lucas, che conversava con un suo amico e « ... ti giuro, avresti dovuto vederlo, non ho mai scopato con nessuno che ci da dentro quanto Donovan. Mi ha praticamente sfondato il culo ». Dio, mi veniva da vomitare solo ad ascoltarlo. Quando suonò la campanella non ci pensai nemmeno due volte ad andare a economia sociale - non ero proprio dell'umore - e uscii invece nel giardino della scuola, dove mi accesi immediatamente una sigaretta. Era l'unico modo che avevo di calmarmi. Sinceramente? Non capivo Donovan e pensavo che forse sarebbe stato inutile anche solo provarci. Non sapevo se era uno scherzo del destino o meno, ma appena notai proprio la sua figura seduta sotto un albero mandai a fanculo chiunque ci fosse lassù, perchè non era possibile, cazzo. Sapevo che avrei dovuto trattenermi e che non ero per nulla lucido in quel momento, ma non resistevo proprio, era più forte di me. Mi avvicinai quindi a lui, che aveva gli occhi chiusi e quando fui a più o meno due passi di distanza iniziai a parlare. Almeno attorno a non non c'era nessuno, almeno quello. « Quindi ora hai deciso di andare in giro a fare la puttana, Doherty? Ho sentito persino che sei una specie di dio greco a letto. Lo sa tutta la scuola, cazzo » iniziai, con il mio solito tono da stronzo, dopo aver inspirato dall'ennesima sigaretta. « Oh, e complimenti per la scelta, davvero, anche se non mi scoperei Lucas neanche morto. Scommetto che urla come una troia che si fa sbattere da chiunque. Spero che abbiate preso precauzioni, almeno » continuai, facendo una piccola smorfia con le labbra.

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    Edited by minty¸ - 22/6/2013, 01:21
     
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    ◇ DONOVAN EARC DOHERTHY ◇

    Il dolce bacio che Hunter mi aveva lasciato sulla guancia prima di andarsere era stato qualcosa che avevo aprticolarmente trovato carina e quindi avevo apprezzato anche se poi l'avevo sbattuto fuori. Merda mi sentivo un perfetto cretino. Per di più stavo complicando tutto e me ne potevo rendere conto solo al mattino seguente. La sensazione che avevo provato nello svegliarmi in una camera che non era la mia, era stata una delle sensazioni più brutte che avessi mai provato. Cazzo, non era la prima volta che mis vegliavo inc amera di qualcun'altro. Ma il solo fatto che non conoscessi quella camera e che poi, al mio fianco, mi ero ritrovato ilc orpo nudo di Lucas, quello era stato il colmo. Mi era quasi venuto un forte senso di disgusto come diamine avevo fatto a farmi ambindolare dal ragazzo?! Per l'amor di dio non era un brutto ragazzo, anzi, lo reputavo piuttosto carino: era abbastanza alto, un paio di centimetri in mano a Hunter, e aveva dei capelli biondi come il grano con tanto di occhioni azzurri, il punto però era che no, non volevo andare a letto con lui ed il motiv oera semplice: era lo stesso e preciso motivo per la quale avevo chiuso la mia relazione con la bionda - ovvero - il fatto che a me piacesse Hunter. Mi piaceva lui e non altri o altre. Ma comunque la mia paura in quel momento era che qualcuno potesse venire a conoscenza di qualcosa di quello che era successo la notte precedente. Avete presente quando di botto ti vengono in mente flash back di qualcosa che hai fatto e ti si accappoan al pelle?! Ecco era quello che mi stava succedendo in quel momento mentre me ne stavo rannicchiato sotto all'albero. Avevo portato le gambe al mio petto e le avevo abbracciate con le braccia stringendole verso di me mentre prendevo dei forti sospiri. « Dio Santo, Donny fa più forte... ti prego » il lamento di Lucas rimbombava nella mia mente mentre, con gli occhi chiusi, riuscivo a far si che e immagini scorressero nella mia mente. Avevo l'immagine della schiena nuda del ragazzo piegato dinannzi a me, i miei grugniti misti ai suoi lamenti, il modo in cui - velocemente ed in maniera al quanto bruta - lo spingevo contro al materasso. E dio, no non potevo continuare ad avere quei pensieri. Anche perchè altrimenti sarei andato sul serio al manicomio. Il ragazzo, al mattino, prima che potessi uscire dalla sua camera, non si era risparmiato alcun commento sulle mie prestazioni e nei ricordi - altamenti sfocati - che avevo di quella sera, ricordavo che aveva fatto molti e molti apprezzamenti su ogni minimo accorgimento della mia pelle, si era persino soffermato a fissare la voglia che avevo dietro al collo, quella alla quale quasi nessuno faceva mai caso. Lui era riuscito a vedere persino quella. Merda, mi ero cacciato in un guaio enorme. E per di più poi, il mio corpo era colmo dei suoi segni, ovunque. Sul collo ne avevo molteplici che si estendevanod al alto destro fino a quello sinistro mentre sul petto ne avevo un paio al pettorale destro ed altri poi accantoa ll'ombelico. L'unica cosa che desideravo ardentemente in quel momento, come per tutta la mattina, era tornare alla mattina precedente, quella in cui mi ero svegliato avvinghiato al corpo nudo di Hunter, quella in cui poi avevamo fatto di nuovo sesso. Si avrei preferito di gran lunga ritornare a quella mattina. E, quando si parla del diavolo, si dice che spuntano le corna. Nella frazione di attimi in cui andai ad aprire gli occhi, mi trovai la figura di Hunter accanto a me e lo guardai immediatamente mentre mi mordevo il labbro, stavo per aprire bocca e dirgli che mi dispiaceva per il modo in cui lo avevo cacciato il giorno seguente. Gli abbozzai un sorrisetto pronto a sporgermi verso di lui per stampargli un bacio, dato che no, nei giardini oramai non c'era più nessuno, quando però lui « Quindi ora hai deciso di andare in giro a fare la puttana, Doherty? Ho sentito persino che sei una specie di dio greco a letto. Lo sa tutta la scuola, cazzo » Esclamò queste parole e si, mi venne un nodo alla gola che nemmeno la deglutazione più forte poteva mandare giù. Presi un profondo sospiro e tornai a tenere gli occhi chiusi abbandandoansdmi di nuovo con la testa contro la corteccia dell'albero. Figo, adesso non solo Hunter sapeva di ciò che avevo fatto il giorno precedente, ma lo sapeva anche tutta la scuola. Cosa poteva esserci di epggio?! « Oh, e complimenti per la scelta, davvero, anche se non mi scoperei Lucas neanche morto. Scommetto che urla come una troia che si fa sbattere da chiunque. Spero che abbiate preso precauzioni, almeno » Aprii nuovamente gli occhi quando Hunter se ne uscii con quelle parole e adesso no, stava esagerando, decisamente troppo. Lo guardai con uno sguardo piuttosto innervosito e scossi la testa facendo una risata sarcastica « Qual'è il tuo problema Hunter? vuoi che lo ficchi in culo solo a te?!- gli chiesi immediatamente innervosito mentre mi andavo e passare una mano lenamente dietro la nuca colma di gel con la quale avevo stretto ic apelli Hunter mi piacciono anche gli uomini, e cazzo non mi frega nemmeno un tantino che la gentaglia di questa scuola viene a saperlo. Sono bisessuale, mi scopo le donne e mi scopo gli uomini. Tu ieri sera ti sei scopato la tua fottutissima ragazza ed io Lucas. Non vedo nulla di male in questo. Mi sarei scopato Claire, ma purtroppo sono stato così cretino da lasciarla ieri mattina, altrimenti mi sarei fatto lei! » Esclamai passandomi lentamente la lingua sulle labbra. Messa così la cosa sembrava prò che a me servisse soloq ualcuno con scopare e no. Non era così « La situazione con te mi sta stretta... ed è diventata insopportabile. Perchè cazzo, Hunter a me non bastano un paio di scopate appena tu hai un pò di tempo libero. Non mi bastano per niente. Lucas almeno avrebbe le palle di farsi vedere in giro con me, ora tralasciamo il fatto che il ragazzo non mi piace per nulla, ma lui. Lui ha più palle di te. »

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    ◇ HUNTER WILLIAM FITZPATRICK ◇

    Non capivo Donny, non lo capivo per niente. Non sapevo se ero io che sbagliavo tutto, che non riuscivo a stare dietro ai suoi mille cambi d'umore o a sopportare la situazione che si era creata o che pretendevo troppo da lui, ma non avevo idea di come comportarmi. Se facevo lo stronzo, non andava bene e si, questo era ovvio. Se però provavo ad essere dolce e comprensivo come il giorno precedente - dopo la mia sfuriata fin troppo esagerata - e mi sembrava di essere riuscito a mettere a posto le cose, lui se ne andava a letto la sera stessa con un altro. E quell'altro - tra l'altro - era proprio Lucas, che mi stava sui coglioni da quella sera in un locale in cui lo avevo scorto praticamente appiccicato al corpo di Donovan. Dio, quanto lo odiavo e sebbene non sapesse nemmeno nulla di me e il riccio, avrei giurato che in qualche modo lo avrei tenuto lontano dal mio Donny, a tutti i costi. Cristo, non si doveva nemmeno permettere di toccarlo d'ora in poi, perchè sarei uscito pazzo e il biondo non avrebbe di certo fatto una bella fine. Per niente.
    Comunque sia ora dovevo cercare di risolvere le cose con Donny, ma il problema non sembrava avere una soluzione perchè si, ero rimasto ferito e mi aspettavo delle scuse cazzo. Avrebbe potuto inventarsi tutte le giustificazioni che voleva - anche che io dopotutto ero con Chelsea - ma non me ne sarebbe fregato assolutamente nulla. L'unica cosa che provavo verso di lui ora era rabbia, perchè mi sentivo semplicemente usato e nessuno mi trattava in quel modo. Era per quello che, una volta scorto, l'avevo investito subito con parole maligne e commenti piuttosto acidi riguardo al biondo. La sua risata che seguì subito questi ultimi mi innervosì in modo assurdo e cazzo, mi veniva solo voglia di trovare ogni suo singolo punto debole e torturarlo verbalmente. Giuro che lo avrei fatto, se solo non avessi tenuto ancora quel tantino a lui. « Qual'è il tuo problema Hunter? vuoi che lo ficchi in culo solo a te?! » deglutii rumorosamente a questa sua domanda, ma sostenni il suo sguardo. Nella mia mente una vocina aveva immediatamente sussurrato "Si" e cristo santo, non era così! Non mi piaceva nemmeno così tanto stare sotto, oltretutto. Okay, un po' mi piaceva, ma non era questo il punto. « È così difficile capire che anche io ho dei fottuti sentimenti?! Avresti potuto anche scoparti l'intera componente femminile dell'istituto e non me ne sarebbe fregato un cazzo, cristo. Solo non Lucas, non- non un altro ragazzo » continuai e si, quello che mi bruciava era proprio il fatto che fosse andato con un altro idividi o di sesso maschile. Insomma, credevo che questa cosa che c'era tra di noi avesse una certa importanza per lui, ma a quanto pare ero io quello che rappresentava solo una o due scopate per puro divertimento. Dopo poco, comunque, lui mi interruppe e « Hunter mi piacciono anche gli uomini, e cazzo non mi frega nemmeno un tantino che la gentaglia di questa scuola viene a saperlo. Sono bisessuale, mi scopo le donne e mi scopo gli uomini. Tu ieri sera ti sei scopato la tua fottutissima ragazza ed io Lucas. Non vedo nulla di male in questo. Mi sarei scopato Claire, ma purtroppo sono stato così cretino da lasciarla ieri mattina, altrimenti mi sarei fatto lei! » disse. Avrei avuto mille cose da commentargli su ciò, ma la mia mente rimase fissa sull'ultima sua frase. Aveva lasciato Claire? « Cosa cazzo stai dicendo, Doherty? » chiesi confuso, perché no, non potevo aver capito bene. Non aveva davvero lasciato la bionda, non avrebbe avuto nessun senso. « La situazione con te mi sta stretta... ed è diventata insopportabile. Perchè cazzo, Hunter a me non bastano un paio di scopate appena tu hai un pò di tempo libero. Non mi bastano per niente. Lucas almeno avrebbe le palle di farsi vedere in giro con me, ora tralasciamo il fatto che il ragazzo non mi piace per nulla, ma lui. Lui ha più palle di te » roteai gli occhi e si, questa volta fui io a ridere di gusto. Sinceramente? Vaffanculo, davvero. « Donovan, cazzo, nessuno ti ha obbligato a sopportare questa situazione. Non ti ho nemmeno pregato di scopare con me, sei tu che hai deciso di farlo! Ti ho detto che non sarei mai diventato il tuo fottutissimo fidanzato, cristo. E sai cosa ti dico? Vai da Lucas o da chiunque altro vuoi, non mi importa. Avranno anche più palle di me, ma non hanno nulla da perdere, mentre io si e se permetti, non sono disposto a sacrificare tutto per una stupidissima storia che finirà si e no tra qualche mese. E sinceramente? Tu non hai bisogno di me: potresti avere ogni singolo ragazzo gay di Cambridge, quindi piantala di venirmi dietro » pronunciai tutto ciò a denti stretti e no, nemmeno una di quelle parole che uscirono dalla mia bocca era vera. La realtà erano che ferivano come lame di coltelli perché cazzo, tenevo a Donovan, ma in quel momento stava andando tutto di merda e non mi andava di sacrificarmi per lui. Forse era davvero meglio chiuderla lì, perché non sapevo che altro fare.

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    ◇ DONOVAN EARC DOHERTHY ◇

    Non avrei mati dovuto commettere quell'errore madornale. Ero un perfetto coglione che, pur sapendo di non reggere affatto l'alcool, si azzarda ad andare ad una festa e a bere drink su drink. Il risultato infatti nnon ra stato per niente uno dei migliori: avevo compromesso completamente la mia vita all'interno della scuola e per quanto potessi ostinarmi a far finta di nulla, quella cosa mi importava e come. Adesso sarei stato etichettato come il gay e cazzo, odiavo profondamente con tutto me stesso le eitchette. Erano una cosa ce non sopportavo per niente. Sotto quell'albero però, tralasciando gli sguardi che mi erano stati rivolti da un paio di persone che camminavano per andarsene dritte all'interno dell college che chiacchieravano tra di loro e vociferavano, si stava abbastanza rilassati e si, con gli occhi chiusi riuscivo quasi a sentirmi a mio agio. Peccato che quella situazione era durata appena un'attimo dato che ad interropere tutta quella piena tranquillità ci aveva pensato la presenza di Hunter. Per l'amor di dio ero più che felice di vedere finalmente il ragazzo e probabilmente avrei dovuto partire con il presupposto di chiedergli scusa prima ch elui stesso potesse parlare. Ma restava comunque di fatto che non mi aveva dato affatto modo di poter dirgli nemmeno ciao, che subito mi aveva praticamebte attaccato con le sue parole che si, ernao chiaramanete dette con la gelosia. Ero stato troppo, decisamente troppo, scurrile nell'usare l'affermazione "vuoic he lo ficchi in culo solo a te" non erano per niente paorle che uscivano dalle mie labbra, ma il mio umore aveva preso una piega negativa e no, non potevo modificarlo con uno schiocco di dita anche se mi sarebbe piaciuto. « È così difficile capire che anche io ho dei fottuti sentimenti?! Avresti potuto anche scoparti l'intera componente femminile dell'istituto e non me ne sarebbe fregato un cazzo, cristo. Solo non Lucas, non- non un altro ragazzo » Alzai un sopracciglio alle sue parole e scossi la testa con un ennesima risatina ironica. Quindi il suo problema, tirando le somme, stava nel fatto che fossi andato con un'altro uomo? « Hunter... per favore, sei patetico con questa cosa dei sentimenti. Se avessi avuto dei sentimenti nei miei riguardi ti avrebbe creato fastidio anche se fossi andato con una donna. E a quanto mi risulta fino a ieri, che mi scopavo ancora Claire, tu non avevi un minimo problema. Io pure ho dei sentimenti, non so se lo sai, e ti ho supplicato più di una volta di troncare il rapporto con Chelsea perchè la sola idea che lei ti tocchi mi manda su tutte le furie. Figuriamoci pensare che scopate. » Esclamai tirando poi un sospiro dopo aver espresso queste parole. Misi poi le braccia conserte al petto e tornai con gli ochi chiusi con la nuca contro alla corteccia dell'albero. Non mi ero nemmeno accordo del fatto che, tra le mille paorle che gfli avevo detto, avevo anche espresso il fatto che avessi lasciato claire così non appena Hunter se ne uscii con un « Cosa cazzo stai dicendo, Doherty? » Mi morsi subito le labbra e scossi tra me e me la testa. « Pensavo l'avessi apprezzato... mi sembra stupido stare con lei quando poi... anche se facevamo sesso, io pensavo constantemente a te.... non. si ecco, non era bello nei suoi riguardi. » Esclamai alzando piano le spalle e continuando a tenere gli occhi chiusi. Si okay mi sentivo vulnerabile quando dicevo certe cose quindi la cosa migliore da fare era quella di tenere gli occhi chiusi, serrati e nong uardare in viso Hunter, giusto per non sembrare ancor più patetico.
    Il peggio però arrivò dopo la mia sfiriata sul "tu non hai palle" dato che le parole che seguirono furono decisamente dolorose per me. « Donovan, cazzo, nessuno ti ha obbligato a sopportare questa situazione. Non ti ho nemmeno pregato di scopare con me, sei tu che hai deciso di farlo! Ti ho detto che non sarei mai diventato il tuo fottutissimo fidanzato, cristo. E sai cosa ti dico? Vai da Lucas o da chiunque altro vuoi, non mi importa. Avranno anche più palle di me, ma non hanno nulla da perdere, mentre io si e se permetti, non sono disposto a sacrificare tutto per una stupidissima storia che finirà si e no tra qualche mese. E sinceramente? Tu non hai bisogno di me: potresti avere ogni singolo ragazzo gay di Cambridge, quindi piantala di venirmi dietro » Mi morsi il labbro e questa volta aprii gli occhi per poterlo guardare in viso mentre mi schiaffava praticamente in faccia che non significavo un emerito cazzo per lui. Non ci pensai due volte però ad alzarmi, guardarmi attorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno, e mettermi seduto a cavalcioni su di lui per poter afferrare con una mano i suoi capelli da dietro la nuca che tiracchiai appena « Non sei disposto a sacrificare la tua popolarità... mi sembra ovvio. Ma sappi che per questa stai sacrificando me, Hunter. Io non sono una delle ragazze che tu frequenti, hai frequentato o magari frequenterai. Quindi non azzardarti a classificare il rapporto che potresti avere con me come una "stupidissima storia che finirà si e no tra qualche mese" perchè, Hunter Fitzpatrick, tu rimpiangerai questa cazzata che c'era tra di noi. » Esclamai con un sospiro lasciando poi la presa ai suoi capelli e nonostante le cose che avevo appena detto implicassero un me che se ne andava, rimasi comunque seduto sul ragazzo sperando vivamente che facesse qualcosa di sensato.

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    ◇ HUNTER WILLIAM FITZPATRICK ◇

    Perchè doveva essere tutto così un casino, in quello stupido college? Non mi erano mai piaciuti quei posti in cui venivi criticato per ogni tua singola azione, sempre tenuto sott'occhio, in cui c'era chi comandava e chi era oppresso, perchè diciamocelo, funzionava proprio così. Il Selwyn college, sotto quel punto di vista, rientrava perfettamente nella categoria - sebbene un po' tutti cercassero di negarlo - e io mi ero ritrovato nel mezzo di questi giochi. Non stavo cercando di dire che ero una vittima, assolutamente no, e avevo deciso consapevolmente che preferivo stare in cima alla piramide sociale piuttosto che in basso. Questo però mi portava gli occhi di tutti addosso e cazzo, non potevo permettermi di farmi vedere troppo in giro con Donovan ora che tutti sapevano che era stato con Lucas e che si era ormai guadagnato l'etichetta di "gay". Non volevo che qualcuno notandoci in giro insieme giungesse a conclusioni affettate - anche se si, sarebbero state vere. Ci tenevo alla mia reputazione, era una delle pochissime cose che avevo lì dentro e ora come ora non avevo la minima intenzione di sacrificarla per Donovan, non dopo quello che era successo - o meglio, che aveva fatto con Lucas. Mi sentivo.. tradito, si, sebbene non ne fossi completamente nella posizione ed ero estremamente geloso. Da una parte ero arrabbiato con lui - e questo era il lato del mio carattere che in quel momento stavo mostrando -, ma in fondo in fondo avrei solo voluto trovarmi solo on Donovan e sentire qualcosa del tipo "non andrò mai più con nessun altro" uscire dalle sue labbra. Ma non sarebbe successo, no? Era una completa utopia e non aveva nemmeno senso a pensare a cose del genere. Non eravamo nelle condizioni di stare insieme, almeno non io, ed iniziavo a pensare che tutto ciò fosse stato davvero solo uno stupido sbaglio. Mi pentii addirittura di aver passato le mie settimane prima che succedesse qualcosa di effettivo tra di noi a rincorrerlo nei corridoi, a fissarlo ogni volta che me lo trovavo davanti e cazzo, ero arrivato fino al punto di iscrivermi a quel fottuto corso di canto corale solo per passare del tempo insieme e fare colpo su di lui. Hunter Fitzpatrick che aveva speso delle energie per conquistare qualcuno - un ragazzo, oltretutto -, e vedendo com'era finita, che non ci era nemmeno propriamente riuscito. Cosa ci poteva essere di peggio?
    Il mio orgoglio fu poi colpito da un'ennesima risatina da parte di Donovan, che risuonò fastidiosamente nelle mie orecchie. Immediatamente dopo « Hunter... per favore, sei patetico con questa cosa dei sentimenti. Se avessi avuto dei sentimenti nei miei riguardi ti avrebbe creato fastidio anche se fossi andato con una donna. E a quanto mi risulta fino a ieri, che mi scopavo ancora Claire, tu non avevi un minimo problema. Io pure ho dei sentimenti, non so se lo sai, e ti ho supplicato più di una volta di troncare il rapporto con Chelsea perchè la sola idea che lei ti tocchi mi manda su tutte le furie. Figuriamoci pensare che scopate » mi spiegò e cazzo, lo odiavo quando faceva così. Odiavo lui e tutti quei deficienti che non capivano che non ero fatto solo di battutine stronze e commenti acidi, ma che c'erano delle cose che potevano ferirmi, e quella, anche a costo di sembrare stupido, rientrava nella categoria. Cosa ci potevo fare se la sola idea di sapere le mani di Lucas sul corpo di Donovan mi dava il voltastomaco? Non mi importava nulla delle altre ragazze, davvero, perchè con loro non avrebbe mai condiviso quel tipo di rapporto che c'era stato fra noi due - e sapevo che anche per lui era importante, cristo. « Okay. Pensala come vuoi, cazzo, ma non aspettarti più nulla da me. Nulla. E piantala di mettere sempre in mezzo la mia ragazza, perchè non stiamo parlando di lei ora! Stiamo parlando di te che vai in giro a fare la puttana, Doherty » esclamai sempre più innervosito, senza capire nemmeno da dove derivasse quell'istinto di protezione che mi ero solo ora accorto di provare nei confronti di Chelsea. Se tempo fa l'idea di lasciarla per stare con Donovan mi aveva sfiorato la mente, ora l'avevo completamente rimossa e non perchè ciò che provavo nei confronti del riccio fosse cambiato, ma perchè non aveva nemmeno provato a dimostrarmi che avrei potuto fidarmi di lui. Quello che mi stava chiedendo era assurdo, davvero.
    Non ero riuscito completamente a captare l'informazione riguardante Claire fino a quando « Pensavo l'avessi apprezzato... mi sembra stupido stare con lei quando poi... anche se facevamo sesso, io pensavo constantemente a te.... non. Si ecco, non era bello nei suoi riguardi » non mi spiegò, e si, rimasi a bocca aperta a quella frase. Donovan pensava a me. Mentre faceva sesso con la sua - ormai ex - ragazza. E dio, era.. l'avrei considerato stupendo, fino a poche ore prima, ma ora non ero abile di reagire nemmeno a ciò. « Sinceramente? L'avrei apprezzato se il giorno successivo non fossi andato con il primo che ti capitava sotto mano, Doony » commentai freddamente, senza degnarlo di uno sguardo. Mi stavo infatti guardando attorno, per controllare se c'era qualcuno che stesse dando attenzione a noi, ma il parco era quasi deserto. Accesi quindi l'ennesima sigaretta e aspirai profondamente, chiudendo per un attimo gli occhi e lasciandomi avvolgere dal fumo mentre espiravo. Le parole che gli urlai dietro dopo sembrarono finalmente cogliere la sua attenzione, infatti qualche secondo dopo aprì gli occhi e lo guardai fisso, mentre si sedeva a cavalcioni sulle mie gambe. Per un attimo fui tentato di ritirarmi, ma dopo feci un sospiro e ascoltai ciò che aveva da dirmi. « Non sei disposto a sacrificare la tua popolarità... mi sembra ovvio. Ma sappi che per questa stai sacrificando me, Hunter. Io non sono una delle ragazze che tu frequenti, hai frequentato o magari frequenterai. Quindi non azzardarti a classificare il rapporto che potresti avere con me come una "stupidissima storia che finirà si e no tra qualche mese" perchè, Hunter Fitzpatrick, tu rimpiangerai questa cazzata che c'era tra di noi » esclamò e queste sue frasi penetrarono in me in modo piuttosto doloroso, perchè cazzo, in fondo in fondo sapevo che stava dicendo la verità, che me ne sarei pentito, perchè già mi sentivo male al pensiero di non trascorrere più il mio tempo con lui, ma non avevo scelta. Mi colpì, comunque, il modo in cui difese il nostro rapporto, nonostante tutte le cose orribili che avevo appena detto su di lui. Guardai quindi vero il basso - con la mano che non sorreggeva la sigaretta - mi allungai verso il suo viso, accarezzandogli leggermente la guancia e passando un paio di volte il pollice sulle sue rosee labbra. « Perché dev'essere tutto così complicato? » chiesi poi, con una voce che uscì mezza rotta e piuttosto flebile.

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    ◇ DONOVAN EARC DOHERTHY ◇

    Forse ciò che avrei dovuto fare sarebbe stato solamente chiedergli scusa, perchè sì, anche se stava girando attorno alla cosa senza dirmela li diritta per dritta avevo comunque capito che il fatto che fossi andato a letto con Lucas l'aveva ferito ed aveva le sue ragioni, anche io sarei stato terribilmente geloso se fosse andato con un'altro ragazzo insomma, sotto quell'aspetto - intendo quello omosessuale - io ero il suo unico e fino alla sera precedente anche lui per me era stato l'unico. Forse avrei dovuto mettere la questione sotto quest'aspetto, mi sarei dovuto mettere per un'attimo nei panni di Hunter ed avrei dovuto cercare di capirlo. Dall'altro però non ritenevo per niente giusta la sua infuriata perchè cazzo, io avevo semplicemente fatto sesso con un ragazzo e lui anche avev a fatto sesso con la sua ragazza. Insomma, io volevo essere suo ma lui non voleva quindi pechè diamine avrei dovuto astenermi dall'andare con Lucas?! perchè volevo solamente Hunter, ecco perchè « Okay. Pensala come vuoi, cazzo, ma non aspettarti più nulla da me. Nulla. E piantala di mettere sempre in mezzo la mia ragazza, perchè non stiamo parlando di lei ora! Stiamo parlando di te che vai in giro a fare la puttana, Doherty » E rieccolo con la storia della puttana. Ma almeno sapeva cosa faceva una puttana? Non mi sembrava di essermi comportato da tale, avevo semplicemente infilato il mio cazzo nel culo di un ragazzo... cosa c'era di male?! Il modo in cui però stava difendendo Chelsea in quel momento contribuii a farmi sentire un emerito nulla per lui e non riuscii a non annuire e a mordermi le labbra mentre abbasaavo lo sguardo verso il prato verde sul quale ero seduto. Il punto era che Hunter non sembrava capire che se mettevo in continuazione la mora nei nostri discorsi era perchè non volevo che lei e la sua presenza rientrassero nella vita mia e di Hunter. Chelsea oramai era gettonata dalla mia bocca perchè volevo che lei e Hunter si lasciassero, volevo avere il ragazzo tutto per me. Solo ed unicamente per me. Nonostante il fatto che il college che frequentavamo non avrebbe mai visto di buon occhio questa cosa io volevo una vera propria relazione con il ragazzo. Volevo essere felice tutto qui. « Sinceramente? L'avrei apprezzato se il giorno successivo non fossi andato con il primo che ti capitava sotto mano, Doony » Le sue parole mi fecero mordere immediatamente il labbro e deglutii in maniera abbastanza rumorosa. Con una soal frase era riuscito a spiazzarmi a farmi sentire un cretino e ad ammutolirmi. Aveva pienamente ragione cazzo, avevo lasciato Claire perchè volevo Hunter e poi come glielo dimostravo?! Scopando con un'altro??! Bel modo di dimostrare le cose Donovan. Non risposi alle sue parole, non avevo alcun idea su cosa dirgli. Non c'erano giustificazioni in quel momento e non sapevo davvero cosa dirgli. Sarei solamente voluto tornare al giorno precedente, o meglio la sera, e dire di no a lucas dirgli che non volevo andare con lui a quella fottutissima festa. Avrei dovuto semplicemente impegnare in maniera diversa il mio tempo. Magari avrei potuto leggere qualche libro o consultare internet per qualche stronzata che mi passava per la testa, cosa che facenvo quando inioziavo ad annoiarmi, ma non andare con Lucas. Dopo essermi sistemato a cavalcioni su di lui ed avergli chiaramente espresso il mio concetto del " tu mi rimpiangerai". La mano con la quale reggeva la sigaretta che stava allegramente fumando, mi accarezzò lentamente la guancia mentre il suo pollice andava ad accarezzare le mie labbra. « Perché dev'essere tutto così complicato? » Dischiusi piano la bocca in modo da potergli lasciare un paio di baci sul dito e tirai un sospiro alle sue parole. Alzando poi le spalle allungai entrambe le mie mani al suo viso e mi sporsi verso di lui così che la mia fronte potesse stare appiccicata alle sue mentre con le mani andav oa stringergli le guance « Hunt, sei tu il mio uomo. Io non volevo andare con Lucas okay? Avevo bevuto e... sai come sono quando bevo... le tue scarpe ed i tuoi vestiti possono fare da testimonianza. » Esclamai cercando in qualche modo di giustificarmi e di buttare l'intero discorso sul divertente mettendo in mezzo il fatto che, l'ultima vola che avevo bevuto, mi ero ritrovato poi a vomitargli in dosso. Inclinai il mio viso contro il suo e dischiusi piano la mia bocca sulla sua per potergli poi baciare lentamente la bocca, succhiandogli il labbro inferiore e lasciandovi su questo un leggero morso prima di allontanarmi dalle sue labbra carnose « E' tutto complicato perchè... presi un sopspiro e lasciai roteare nuovamente gli occhi perchè tu vuoi che sia così. »

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    ◇ HUNTER WILLIAM FITZPATRICK ◇

    Si, okay, non lo avevo detto in modo chiaro e semplice ma avevo usato mille giri di parole perchè la cosa dava fastidio addirittura a me stesso, ma quello che avevo cercato di comunicare a Donovan era che non sopportavo il fatto che fosse andato con un altro uomo. Credevo - o speravo - che ciò che c'era fra di noi fosse.. speciale, in un certo senso, ma a quanto pare per lui non era così, perchè aveva deciso di condividere la stessa esperienza anche con un altro. Per me, personalmente - sebbene non lo avrei mai ammesso a lui - ciò che c'era stato fra di noi non era del semplice sesso che si sarebbe concluso con il tipico "arrivederci e grazie" che riservavo a tutte le ragazze con cui andavo che non erano Chelsea. Volevo che fosse qualcosa di si, importante, solo fra noi due ma a quanto pare una volta che Donovan lo aveva provato non aveva aspettato nulla per farlo con qualcun altro. E in fondo, insomma, non potevo nemmeno chiedergli di non farlo e si,forse avevo preteso troppo da lui, come lui da me. Aveva il sacrosanto diritto di scopare con chi voleva e io avevo scelto di non essere nessuno per negargli ciò, quindi solo ora mi rendevo conto che la mia sfuriata era in parte fuori luogo ed esagerata. Avevo ormai capito che la relazione fra me e Chelsea pesava molto al riccio, ma ero troppo insicuro per buttarmi al cento per cento in questa storia con lui, senza nessuna garanzia. Dopotutto, quello che era successo la notte prima aveva pienamente dimostrato quanto fosse debole il nostro legame e no, non ero convinto che un'etichetta - quella di fidanzati - sarebbe stato in grado di rafforzarlo. Insomma, io non sapevo nemmeno esattamente cosa provavo per lui e nella mia testa era tutto un casino.
    Donny non rispose nè alla mia ennesima sfuriata - dove lo avevo paragonato nuovamente ad una puttana e dio santo, non era ciò che pensavo davvero di lui - nè al mio commento riguardo a Claire, perchè davvero, su quest'ultimo non poteva contestarmi niente. Lo avevo lasciato senza parole e senza giustificazioni e si, quella cosa mi diede un minimo di sicurezza che aveva iniziato a mancarmi. Ore che stava invece seduto sulle mie gambe tutto quello che avrei voluto fare era baciarlo, ma c'era qualcosa che mi bloccava - e non era il fatto che qualcuno avrebbe potuto vederci, a quello non ci pensavo nemmeno: ero completamente focalizzato solo su me e lui. Su di noi. Lasciai invece che fosse lui a baciare il mio pollice, con cui avevo accarezzato le sue rosse labbra. « Hunt, sei tu il mio uomo. Io non volevo andare con Lucas okay? Avevo bevuto e... sai come sono quando bevo... le tue scarpe ed i tuoi vestiti possono fare da testimonianza » esclamò poi Donny, con la fronte appoggiata sulla mia e gli occhi nei miei. Lo guardai, quasi non credendo alle mie orecchie, perchè si, aveva detto "il mio uomo" e la cosa era.. non so, meravigliosa. Mi aveva tolto il fiato per alcuni secondi. Risi poi nervosamente ricordando la notte in cui mi aveva praticamente vomitato addosso e stranamente non mi ero nemmeno incazzato con lui per ciò, ma mi ero fermato in camera sua per dormire con lui e assicurarmi che stesse bene. Era, di fatto, la prima volta che avevamo passato la notte insieme e - sebbene non avessimo fatto nemmeno sesso - era stato bello svegliarmi abbracciato a lui. Dio, stavo diventando schifosamente romantico. Non che il fatto che fosse ubriaco lo assolvesse da ogni cosa che aveva condiviso con Lucas, ma in ogni caso mi rassicurava almeno un po' sapere che non era del tutto in sé quando aveva infilato il suo cazzo nel culo del biondo. Prima che potessi rispondergli vidi però il suo viso avvicinarsi ancora di più al mio per darmi un bacio che apprezzai, ma non fui capace di ricambiare. Mi limitai a chiudere gli occhi, mentre percepivo la sua bocca succhiare prima il mio labbro inferiore per poi mordermelo. « E' tutto complicato perchè... perchè tu vuoi che sia così » mi rispose infine e io lo guardai per qualche secondo, riflettendo su quelle parole: erano senza ombra di dubbio una delle cose più vere che fossero mai uscite dalla sua bocca, ma in quel momento non fui abbastanza lucido da rendermene conto. Ero testardo, ero convinto di essere nel giusto, di avere molto da perdere e di non esserne pronto. Gli poggiai quindi entrambe le mani sul petto per allontanarlo un po' da me e «Donny, non sono pronto per portare avanti questa storia e non- non so se mai lo sarò. Mi sembra ancora tutto così sbagliato e qui nessuno capirebbe. Mi.. mi dispiace per averti fatto credere che potesse esserci qualcosa di serio fra di noi, mi dispiace che tu abbia lasciato Claire, davvero. Ti meriti molto di più » sussurrai l'ultima frase, ma era la più vera di tutte cavolo, perchè Donovan era un ragazzo meraviglioso e io in quell'ultimo periodo non avevo fatto altro che rinfacciargli ogni singolo errore che aveva commesso e non se lo meritava assolutamente.

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